Piazzola sul Brenta “che pur essendo a pochi chilometri da Padova appartiene alla diocesi di Vicenza, ha cinque frazioni: Presina, Isola di Mantegna, Carturo, Tremignon, Vaccarino. La prima, Presina, compare per la prima volta in uno statuto del 1276.” 1
Il 1° gennaio 1811 per decreto 28 settembre 1810 di Eugenio Napoleone di Francia, Vicerè d’Italia, la Comunità di Presina comprendente Carturo, Isola e Santa Colomba, passò al Comune di Piazzola, che per circa quattro secoli di governo veneziano era stato della Podesteria di Cittadella: Piazzola di Sopra, Piazzola di Mezzo, Piazzola di Sotto e Boschiera con Tremignon e Toleo e Vaccarino.
Centri, con diverse origine e storie, unite da un unico tratto fisico determinato dal corso del fiume Brenta. 2
Le bellezze artistiche sono il lascito dell’opera di scultori, pittori ed architetti nei secoli. La Provincia di Padova ne è ricchissima: ville, castelli, monasteri, musei, cicli pittorici e dipinti, giardini storici, zone naturalistiche e archeologiche. 3 La città di Piazzola sul Brenta ospita ben tre delle centoquarantuno ville che l’Istituto Regionale per le Ville Venete 4 ha censito all’interno del territorio padovano: Villa Contarini, Villa Savonarola e Villa Contarini nella frazione di Presina.
La prima è situata al centro di Piazzola, costituito proprio dalla piazza antistante. Con un nucleo centrale edificato nel 1546 da Palladio, successivamente ampliata e rimaneggiata rappresenta oggi una preziosa testimonianza dell’arte barocca. Dietro la villa si estende un parco di oltre 45 ettari con piante esotiche, peschiere, un laghetto con isola e la statua di bronzo del Cristo delle acque dello scultore piemontese Leonardo Bistolfi. Conosciuta anche come Villa Contarini Camerini o Villa Contarini Simens, la sua denominazione è attualmente Villa Contarini – Fondazione G.E. Ghirardi, avendo questo ente ceduto nel 2005 la proprietà alla Regione del Veneto, che si occupa della sua conservazione e valorizzazione.
La seconda villa, denominata anche Villa Trieste, è stata eretta nella frazione di Vaccarino nella seconda metà del XVII secolo e viene ristrutturata nella forma attuale dal proprietario Gaetano Savonarola nel 1789. Al suo interno conserva ancora splendidi affreschi alle pareti ed è affiancata da un giardino progettato dall’architetto neoclassico Giuseppe Jappelli.
La terza villa, Villa La Palladiana a Presina, Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova, costruita nel XVI secolo su committenza di Giacomo Contarini e attribuita al grande architetto Andrea Palladio. Situata in un luogo un tempo ricco di canali, la villa si trova armoniosamente circondata da un parco che in passato, per più di un secolo, comprendeva anche un vigneto.
La Palladiana appartenne all’antica famiglia Contarini, nobili veneziani fondatori della Repubblica di Venezia e , dal secolo XVII ai Da Ponte. A seguito della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia e della sua nobiltà, passò al Conte Camerini nel secolo XIX, che la vendette negli anni cinquanta del secolo scorso. Verso la fine del XX secolo, il bellissimo edificio entrò in uno stato di grave abbandono. Recentemente la villa è stata acquisita da un nuovo proprietario che intende restaurarla minuziosamente e con rispetto delle sue funzioni originali.
Nel territorio di Piazzola sul Brenta spiccano inoltre per la loro rilevanza storico-artistica Villa Colombina a Isola Mantegna, dimora rurale risalente al XV secolo, e la Chiesa Campestre dedicata a Santa Colomba a Presina, in cui sono state rinvenute due importanti sculture, una Madonna col Bambino in marmo della Scuola di Donatello e un alto-rilievo in pietra del XVI secolo raffigurante S. Bartolomeo con S. Pietro e Paolo, di scuola lombardesca. 5 Si segnala anche il Tempietto del Temanza, in Villa Contarini, il Loco delle Vergini costruito al tempo di Marco Contarini, l’Ex Jutificio, il Duomo costruito tra il 1914 ed il 1926.
La storia del Comune di Piazzola e del suo territorio vanta diverse figure di uomini che si sono distinti, lasciando una impronta nella terra in cui hanno operato.
Beato Luca Belludi
Il Beato Luca Belludi (Padova, 1200 circa – Padova, 1286) religioso appartenente all’ordine francescano, amico di Sant’Antonio da Padova, proveniente da una famiglia di nobili origini proprietaria terriera nel loco. Fu un frate dotto, di grande cultura, frequentò l’Università di Padova, e fu ordinato sacerdote nel 1227. Papa Pio XI il 18 maggio 1927 confermò il titolo di Beato. Del Beato si è conservata l’opera dei Sermones.
Andrea Mantegna
Il pittore Andrea Mantegna 6 , uno dei più illustri maestri della pittura rinascimentale, cittadino della Repubblica di Venezia, nacque a Isola di Carturo, oggi Isola Mantegna – a circa 3 kilometri da La Palladiana – verso la fine del 1430, inizi del 1431. Noto per i suoi esperimenti sulla prospettiva e l’illusione spaziale, la sua opera influenzò altri grandi pittori del tempo, come AlbrechtDürer, Giovanni Bellini e Leonardo da Vinci. Oltre alla pittura, a Mantegna piaceva incidere sul rame. Con questa tecnica produsse varie incisioni che ebbero un grande impatto e venero distribuite in Germania, ed influenzarono artisti provenienti da diversi paesi europei. Morì a Mantova nel settembre del 1506.
Famiglie Veneziane
Delle famiglie patrizie veneziane si ricordano i Contarini, compresa fra le antichissime dodici famiglie apostoliche, una delle famiglie più potenti della Repubblica di Venezia, che a Presina e Piazzola fecero edificare le due ville, i Da Ponte, annoverata fra le cosiddette Case Nuovenel Libro d’Oro e successivamente con il titolo di Conti dell’Impero Austriaco e i Corner che a Piombino Dese, a 27 km da Presina, possedevano Villa Cornaro, progettata per Giorgio Cornaro da Andrea Palladio nel 1552per Giorgio Cornaro sposato con Elena Contarini.
Nel 18 ° secolo importanti famiglie patrizie veneziane possedevano terre in Piazzola sul Brenta come ad esempio le famiglie Marcello, Michiel, Diedo, Duodo, Soranzo, Zen, Molin, Donà, Cavalli e altri. Allo stesso tempo, erano presenti anche nobili della terraferma come le famiglie Nani, Manzoni, Cartuso, Santa Croce, Savonarola e altri.
Vincenzo Giaconi
Il comune di Piazzola sul Brenta diede i natali anche all’incisore Vincenzo Giaconi (Tremignon, 3 febbraio 1760). Nacque in una famiglia umile, figlio di Francesco Giacon e di Pasqua Corrà. Nei registri parrocchiali il cognome viene scritto Giacon, tuttavia egli si firmò sempre come Giaconi o Giacconi, come viene denominato anche dai biografi contemporanei. Ricevuta la prima istruzione, si trasferì a Venezia dove apprese l’arte del disegno e dell’incisione nella bottega di Marco Alvise Pitteri a quel tempo uno dei più famosi specialisti in incisioni, dove imparò a disegnare e incidere. Divenne famoso, non solo nel territorio della Repubblica di Venezia, ma anche all’estero, con le sue incisioni e ritratti del doge Ludovico Manin, dello scultore Antonio Canova, di Papa Pio VII, Cosimo I de Medici e altri. L’elenco completo delle incisioni ne comprende più di 150, tra cui numerosi temi e ritratti religiosi. Morì a Venezia il 17 luglio 1829.
Luigi Bottazzo
E all’organista e compositore Luigi Bottazzo (Presina di Piazzola, 1845 – Padova, 1924). All’età di nove anni perse la vista in un incidente. Studiò la musica presso l’Istituto dei ciechi a Padova, e nello stesso istituto, tempo dopo, fu nominato, a soli diciannove anni, insegnante di armonia, contrappunto e organo. Le sue composizioni sono più di 300 (compose molta musica per organo o armonium, ma anche per canto e pianoforte, pianoforte solo, a voci sole, per voci e organo). Partecipò molto attivamente ai congressi di musica sacra. Pubblicò una serie di testi teorici adottati anche da alcuni conservatori di musica. Fu maestro di altri compositori come ad esempio Giuseppe Peresson e Raffaele Casimiri, che divenne maestro nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.
I Camerini
A seguito dell’annessione del Veneto all’Italia, una delle famiglie più rilevanti per la storia di Piazzola fu quella dei Camerini. Da primo, Silvestro (Castel Bolognese, 5 ottobre 1777 – Padova, 4 dicembre 1866) che nel 1852 acquistò dai Correr Giovanelli la Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Fu insignito del titolo di Conte con breve pontificio. Il nipote Luigi (Argenta, 9 ottobre 1819 – Padova, 16 giugno 1885), figlio di Paolo (fratello di Silvestro) e di Lauretana Guerrini, ereditò dallo zio Silvestro la vasta fortuna dei Camerini, consistente in 100.000 ettari di terreni, distribuiti tra il Polesine e Bassano del Grappa, trasmessa poi, insieme al titolo di Conte, al figlio Paolo (Padova, 29 luglio 1868 – Piazzola Sul Brenta, 18 novembre 1937), imprenditore e politico, che a Piazzola sul Brenta, attorno a villa Contarini, creò il polo industriale più esteso della provincia di Padova con stabilimenti tessili, fornaci, fabbriche di concimi, centrali elettriche. Sotto la sua direzione, vennero ampliate le redditizie cave di ghiaia sul Brenta. Anche la Villa di Presina fu di proprietà dei Camerini, acquisita da Luigi il 27 febbraio 1878.Paolo era un imprenditore e un politico. A Piazzola sul Brenta, attorno a Villa Contarini, creò il più grande centro industriale della provincia di Padova con fabbriche tessili, fornaci, fabbriche di fertilizzanti e centrali elettriche. Sotto la sua guida, le attività dei Camerini si estesero fino ai proficui pozzi di ghiaia del Brenta. Paolo Camerini fu nominato Duca nel 1925.
- Il Veneto, paese per paese, aa.vv. sotto la direzione editoriale di Italo Salvan, Casa Editrice Bonechi s.r.l., Firenze, 1982, p. 225[↩]
- Susa Alberto, La Memoria vince il tempo, ricordando Ivo Trevisan, Piazzola sul Brenta (PD), Litocenter s.r.l., ottobre 2017, p. 11[↩]
- Marconato Ruggiero, Guida ai Beni Storico – Artistici della Provincia di Padova, Loreggia (PD), Chinchio Industria Grafica, 2004, pp. 5-11. I numeri citati sono: Ville (43), Castelli (10), Monasteri (28), Musei (26), Cicli pittorici e dipinti (25), Giardini storici (16), Zone naturalistiche e archeologiche (8) [↩]
- http://www.irvv.net/nc/it/ville-aperte.html?regione=VENETO&provincia=PD&pag=1 visitato il 10.12.2019[↩]
- Bilancio sociale dell’anno 2014 del Comune di Piazzola sul Brenta, www.comune.piazzola.pd.it/sites/default/files/bookammtrasp/bilanciosociale2014.pdf visitato il 19.12.2019[↩]
- Verso i 10 anni si trasferisce a Padova dove entra nella bottega di Francesco Squarcione. In questa città, a quel tempo, operavano artisti come Paolo Uccello, Filippo Lippi e Donatello quindi un panorama culturale ricco e stimolante per un giovane artista come Mantegna. Nel 1448 viene chiamato a far parte della squadra di artisti che decoravano la cappella Ovetari della chiesa degli Eremitani a Padova dove dipinse: Storie di San Giacomo e San Cristoforo. Nel 1460 fu invitato da Ludovico Gonzaga a Mantova dove diventerà artista di corte. Qui si dedica alla decorazione della Camera degli sposi nel palazzo ducale, per la quale idea una serie di grandi scene con punto di vista unico coincidente con il centro della stanza e una fonte di luce che corrisponde a quella reale. Tratto da http://www.storiadellarte.com/biografie/mantegna/vitamantegna.htm visitato in data 19.12.2019[↩]